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L’oceano sostiene tutta la vita sul pianeta. Il genere umano dipende da un oceano sano. Sono i primi due principi contenuti nella Carta dei Diritti fondamentali degli Oceani che, la scorsa settimana, è stata presentata dalla delegazione del Comune di Genova al fianco di The Ocean Race alla sede dell’ONU, a New York, nel contesto delle iniziative collegate alla settimana dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Una presentazione che si è svolta davanti a circa 400 persone, capi di stato, ministri, ambasciatori, opinion makers e rappresentanti delle comunità indigene impegnati nella difesa dell’ambiente. La presentazione è seguita, poi, da altri network, un evento sociale e il workshop tecnico con gli approfondimenti da parte di esperti del settore. Gli esiti della missione all’Onu e i contenuti della Carta dei diritti degli Oceani, già soprannominata Carta di Genova, è stata al centro della presentazione di questa mattina al Salone Nautico di Genova alla presenza del sindaco di Genova Marco Bucci, del vicesindaco Pietro Piciocchi, del Ceo di The Ocean Race Richard Brisius, dell’onorevole Susy De Martini, ambasciatrice di Genova nel Mondo e Senior Consultant per le Relazioni Internazionali, con il contributo video del biologo Antonio Di Natale.

«Abbiamo fatto un lavoro straordinario fino ad arrivare al grande giorno di New York – dichiara il sindaco di Genova Marco Bucci – È stato per noi motivo di grande orgoglio essere la sede degli incontri che hanno portato la definizione della Carta degli oceani. Nel documento che abbiamo presentato a New York c’è molto della nostra Genova e del nostro amore per il mare e del nostro legame con il pianeta blu: una risorsa fondamentale per la vita, la crescita sostenibile, che abbiamo il diritto e il dovere di tutelare in quanto parte integrante della nostra esistenza».

La Carta dei diritti fondamentali degli Oceani – risultato di un lavoro lungo cinque anni, iniziato proprio a Genova nel 2018, e che ha visto il coinvolgimento di oltre 150 esperti e istituzioni di 35 paesi, attraverso gli Ocean Summit e gli Innovation Workshop – è un testo fondamentale per le discussioni e le decisioni relative al riconoscimento dei diritti intrinseci dell’Oceano all’interno delle Nazioni Unite e in altri forum internazionali. Inoltre, svolge il ruolo di trampolino di lancio verso una Dichiarazione universale dei diritti dell’oceano (UDOR).

L’obiettivo a lungo termine è l’adozione di una Dichiarazione universale dei diritti degli oceani da parte delle Nazioni Unite entro il 2030. L’ambizione a breve termine è quella di fungere da base per sostenere l’inclusione dei diritti degli oceani nella risoluzione omnibus delle Nazioni Unite del 2023 su “Oceani e diritto”, fondandosi su un profondo rispetto per il diritto intrinseco dell’Oceano alla salute e al ripristino e riconosce il ruolo fondamentale dell’Oceano nel sostenere tutta la vita sul pianeta.

La Carta dei diritti è stata sviluppata sulla base del contributo di oltre 150 esperti internazionali di alto livello riuniti attraverso una serie di otto workshop sull’innovazione nel “Processo di Genova” dal marzo 2022. Delinea i principi alla base del quadro dei diritti degli oceani e mira a stabilire una solida base per un dialogo costante a livello internazionale.