Genova: riapre da oggi al pubblico lo storico Museo della storia del Genoa con percorsi multimediali inediti e interattivi
Le applicazioni tecnologiche, implementate da ETT permettono un’esperienza immersiva e altamente coinvolgente per riabbracciare la storia della squadra più antica d’Italia, protagonista della scena calcistica nazionale dopo 129 anni di attività agonistica.
Genova, 7 settembre 2022 – Palloni di cuoio cuciti a mano, scarpette da calcio degli anni ’20, maglie di lana striminzite, gagliardetti, parastinchi d’epoca, il pallone originale del primo campionato ufficiale della massima serie istituito dalla Federazione Italiana del Football e disputato a Torino l’8 maggio 1898, la Palla Dapples, storica sfera d’argento messa in palio a proprie spese da Henri Dapples, dirigente del Genoa e primo centravanti della squadra.
Sono solo alcuni dei 500 oggetti storici che possono essere riscoperti sotto una luce inedita presso il Museo del Genoa, che riapre al pubblico a partire dal 7 settembre, che abbiamo allestito secondo canoni innovativi e immersivi. L’inaugurazione avviene nel 129esimo anniversario (7 settembre 1893) della fondazione della prima grande del calcio italiano.
Il Museo, collocato all’interno della Palazzina cinquecentesca San Giobatta, nel cuore del Porto Antico di Genova, è stato ideato e realizzato nel 2009 dalla “Fondazione Genoa 1893”, ente di partecipazione tra i sostenitori rossoblù.
Commentando la fine dei lavori di riallestimento, Giovanni Verreschi, amministratore delegato di ETT, ha voluto sottolineare che “la possibilità di implementare un impianto tecnologico per dare una nuova prospettiva alla visita del Museo del Genoa ci ha permesso di conoscere il mondo del calcio da un punto di vista socio-culturale. Ancora una volta il sapere scientifico-tecnologico si è trovato a fare i conti con quello storico-umanistico per trovare soluzioni esaurienti rispetto alle esigenze conoscitive del pubblico”.
All’inizio del percorso della visita viene consegnato un braccialetto elettronico (tag NFC) grazie al quale, entrando nelle sei sale reinterpretate da ETT, si possono attivare nuove esperienze interattive, attraverso le quali approcciare la storia dei Rossoblù.
Una nuova sala, inoltre, è stata allestita per consentire ai più giovani di giocare a calcio dal vivo: i visitatori sono ingaggiati a centrare, calciando il pallone, alcuni target che compaiono sulla grande proiezione a parete.
La visita del Museo viene accompagnata dalla voce di James Spensley, medico e Sir che dal 1896 fu il vero artefice della nascita del Genoa come club strettamente calcistico, tanto da cambiarne il nome in “Genoa Cricket and Football Club”.
Possono essere scelte tre lingue a supporto dell’esperienza visiva, tra le quali anche il genovese.
La visita si sviluppa entrando in ambienti con schermatura della luce diretta, per ingaggiare emotivamente il visitatore, dall’atmosfera più raccolta rispetto all’illuminazione a giorno e alla spiegazione testuale a pannello dei cimeli. I fasci luminosi ora seguono i contenuti messi a fuoco da Sir Spensley evidenziando i diversi pannelli esplicativi e i cimeli.
Tra questi merita di essere ricordata la pagina autentica datata 7 settembre 1893 del libro mastro recante l’Atto di fondazione, a firma del Console inglese a Genova, Sir Charles Alfred Payton, del Genoa Cricket and Athletic Club. Il documento da allora è passato di mano in mano, prima di approdare in quelle del giornalista Gianni Brera, dai cui eredi fu poi consegnato Museo del Genoa.
Una sala è dedicata all’archivio – videoteca che rende possibile partecipare dal vivo a ben oltre 200 partite del Genoa, grazie a un’esperienza personalizzata.
Tramite un monitor touch, infatti, si può selezionare una partita delle stagioni comprese tra gli anni ’20 e i giorni nostri. L’allestimento a cubi si anima con azioni e fasi di gioco, per lasciare spazio alla grande bandiera del Genoa durante la visualizzazione della partita prescelta sui due monitor al centro della struttura espositiva.
Una sezione è dedicata, infine, alla presentazione dei modelli riproducenti i vari stadi che hanno ospitato, negli anni, le partite del Genoa, fino ad arrivare alla bellissima riproduzione dell’attuale stadio “Luigi Ferraris“, in Lego, donata da un appassionato, vera e propria attrattiva per i bambini.