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L’ex stazione ferroviaria di Pra’ diventa sede del 𝐂𝐓𝐄-𝐆𝐞𝐧𝐨𝐯𝐚-Opificio digitale per la cultura, un progetto innovativo supportato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Genova è una delle 7 città italiane scelte per sviluppare l’innovazione tecnologica applicata al settore culturale e creativo. Le Case delle tecnologie emergenti (CTE) rappresentano centri di ricerca e sperimentazione che sostengono la creazione di startup e il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese in relazione all’utilizzo di Blockchain, dell’Interne delle Cose (IoT – Internet of Things) e dell’Intelligenza Artificiale, ma anche realtà aumentata, virtuale e immersiva, per promuovere soluzioni innovative per la filiera culturale.

ETT partecipa a “Casa delle Tecnologie Emergenti (CTE): Opificio digitale per la Cultura”. CTE favorisce la sicurezza, l’accessibilità, la conservazione e la fruibilità del patrimonio culturale genovese, adottando un modello di museo diffuso, dinamico, immersivo, inclusivo, attrattivo ed esperienziale.
In questo momento, ETT sta realizzando il prototipo della riproduzione sensorizzata del Cerbero che mostrerà direttamente il 23 febbraio durante l’inaugurazione. Inoltre, il CTE genovese sarà arricchito dalla camera immersiva di ETT, da un erogatore di fragranze associato a un visore VR, e da una app di percorsi audioguidati e dei tour virtuali di musei nel metaverso.

Oltre a Comune di Genova, capofila del progetto, sono coinvolti partner privati e di ricerca: Università di Genova, Fondazione IIT, Consiglio Nazionale delle ricerche – Istituto di Matematica Applicata e Tecnologie Informatiche “E. Magenes” e Istituto per le Tecnologie delle Costruzioni (CNR-IMATI-ITC), associazione Centro di Competenza per la Sicurezza e l’Ottimizzazione delle Infrastrutture Strategiche Start 4.0, Consorzio Ge-DIX Genova Data Internet eXchange, Digimat spa, Camelot Biomedical Systems srl, AizoOn Technology Consulting e Tim spa.