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È partita il 2 settembre in Regione Campania la fase due del reddito di cittadinanza. I centri per l’impiego hanno avviato le convocazioni dei beneficiari che dovranno firmare il Patto per il Lavoro per poi essere inseriti nelle attività di politica attiva finalizzati all’occupazione.

La Regione, con il supporto di ETT, ha progettato una procedura informatica per semplificare il lavoro degli operatori nel guidare i beneficiari del RdC convocati dai servizi CPI competenti. 

Il sistema informativo regionale traduce a livello informatico le procedure definite da Anpal per la gestione del Sistema Informativo del Reddito di Cittadinanza. Il primo step operativo è, infatti, rappresentato dalla convocazione dei beneficiari e dalla stipula dei Patti per il Lavoro.

Il servizio prevede la gestione automatica e integrata dell’invio di sms ed e-mail ai beneficiari del Reddito notificati al nodo regionale per singola competenza di ciascun Centro impiego.

In questo modo, i CPI possono avvalersi anche di mezzi informali, quali messaggistica telefonica o posta elettronica, utilizzando i recapiti forniti dal richiedente in sede di presentazione della domanda di ammissione al beneficio. L’erogazione del Reddito di Cittadinanza è condizionata alla Dichiarazione di Immediata Disponibilità al lavoro e all’adesione a un Percorso Personalizzato di accompagnamento all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale, il tutto gestito in modo univoco e centralizzato dal sistema informativo regionale.Della prima platea dei beneficiari ammessi a giugno pari a 126.921 nuclei familiari, la Regione è partita con una macchina organizzativa che ha visto impegnato buona parte del personale dei centri per l’impiego raggiungendo già un buon 30% dei destinatari della prestazione. L’obiettivo è convocare tutti i beneficiari entro il 15 dicembre e promuovere sul territorio politiche attive di sviluppo all’occupabilità; percorsi già avviati dalla Regione con iniziative analoghe in programmi di ambito regionale.