Museo di Santa Giulia

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Uno strumento accessibile in grado di trasportare l’utente in luoghi altrimenti inaccessibili o inesplorabili

Il Museo di Santa Giulia svela due aree inaccessibili al pubblico diversamente abile, l’Aula Inferiore di Santa Maria in Solario e la Cripta di San Salvatore.

Grazie alla tecnologia 360°, l’utente diversamente abile utilizza una cardboard di realtà virtuale e un QR code correlato per scoprire e interagire con i due ambienti, assumendo il punto di vista del regista. Fermo sul posto può essere trasportato in luoghi altrimenti inaccessibili o inesplorabili. Poiché si trova al centro della scena, il visitatore sceglie cosa osservare e dove porre la sua attenzione, con la sensazione di trovarsi in quel luogo in quel preciso momento.

interno roccioso dei sotterranei nel museo di santa giulia
foto di una donna all'interno della cripta nel museo di santa giulia

La realtà virtuale diventa così valido supporto agli operatori museali per garantire piena accessibilità e fruibilità degli spazi a persone con ridotte o limitate capacità motorie. L’utilizzo di un oggetto semplice come la cardboard garantisce al fruitore di spingersi oltre i confini tradizionali, in aree prima accessibili.

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