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La disciplina della mobilità del personale pubblico è contenuta nel Decreto Legislativo n.165/2001, che regla diverse fattispecie dell’istituto, come quella volontaria tramite passaggio diretto di personale tra amministrazioni pubbliche, quella collettiva e quella intercompartimentale.

In materia, l’articolo 3, comma 7, del D.L. 80/2021 limita i casi in cui tale forma di mobilità è subordinata all’assenso dell’amministrazione di appartenenza e dispone che l’assenso rimanga necessario qualora ricorra una delle seguenti fattispecie:

  • si tratti di posizioni motivatamente infungibili;
  • si tratti di personale stato assunto da meno di tre anni;
  • l’amministrazione di appartenenza abbia una carenza di organico superiore al 20 per cento nella qualifica corrispondente a quella del richiedente.

La nuova mobilità senza nulla osta richiede 3 anni di permanenza presso l’ente dal quale il dipendente pubblico intende trasferirsi. Viene abrogata quindi la permanenza minima di 5 anni. Per tutti i dettagli, consulta la documentazione ufficiale.