L’Oceano Meridionale (Antartico) è un componente critico nel sistema climatico globale. L’Oceano Antartico mitiga la gran parte delle emissioni di diossido di carbonio e termiche generate dall’uomo. Purtroppo, questo Oceano è testimone di cambiamenti critici e significativi come il record negativo di estensione dei ghiacciai, il picco massimo di temperatura più alta, una drammatica migrazione delle colonie dei pinguini, solo per citare alcuni degli effetti avversi. La mancanza cronica di dati sull’Oceano Meridionale mina la nostra capacità di individuare e comprendere gli effetti di questi cambiamenti. Mai come ora è necessario avere un sistema di osservazione coordinato e finanziariamente sostenuto affinché il Sistema Osservativo dell’Oceano Australe (SOOS) possa permettere la comprensione delle condizioni, abilitare la capacità di prevedere scenari futuri, e possa contribuire a definire politiche e regolamenti per il bene della società.
Questa la dichiarazione congiunta scritta e deliberata dai partecipanti del SOOS Symposium 2023 (14-19 agosto 2023).
Anche Antonio Novellino, R&D Manager di ETT, è stato tra i chair che hanno trainato la discussione “Emerging Technologies enabling future Southern ocean observations” durante la giornata di mercoledì 16.
Di seguito il comunicato stampa redatto al termine delle attività.
È oggi ed è ora: all’unisono, da tutto il mondo, centinaia di scienziati stanno chiedendo più dati sull’Oceano Antartico per comprendere e rispondere alle problematiche della crisi climatica globale.
Questa settimana 300 scienziati da 25 Nazioni si sono riuniti ad Hobart, la porta per l’Antartico, per il primo congresso internazionale del Sistema di Osservazione dell’Oceano Meridionale (SOOS).
Alla chiusura della conferenza è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta per sottolineare che nessuna nazione, da sola, può realizzare le attività scientifiche per rispondere agli interrogativi e alle problematiche del cambiamento climatico che stiamo affrontando.
Dr Sian Henley, Co-Chair del SOOS, ha sottolineato che ci troviamo in un momento chiave per concentrare gli sforzi internazionali sullo sviluppo di sistema climatico globale che abbia l’oceano come elemento chiave primario.
“È solo grazie a osservazioni a lungo termine condotte negli ultimi 30 anni che oggi possiamo comprendere l’importanza dell’Oceano Antartico. L’Oceano Antartico ha un ruolo chiave per la salute del pianeta e permettere la vita grazie alla sua capacità di regolare le emissioni di calore e di diossido di carbonio generati delle attività umane. Nonostante gli sforzi di diverse nazione per mantenere programmi scientifici a lungo termine, l’Oceano Antartico rimane una delle regioni meno studiate del nostro pianeta. Vista l’importante riduzione dell’estensione dei ghiacciai e la significativa migrazione della popolazione di pinguini, è più che mai necessario costituire e coordinare un sistema di osservazione dell’Oceano Antartico per comprendere le condizioni attuali ed elaborare scenari futuri.”
Dr. Andrew Meijers, membro del comitato scientifico del SOOS, spiega che, quando si discute di cambiamento climatico, l’Oceano Antartico ricopre il ruolo centrale.
“Il riscaldamento globale significa, di fatto, riscaldamento degli oceani. l’Oceano Meridionale controlla il tasso di scioglimento dei ghiacci Antartici e il tasso di scioglimento rappresenta la maggiore incertezza per la previsione dell’innalzamento del livello del mare. I cambiamenti repentini che interessano l’Antartico e l’Oceano Australe, pongono una inderogabile necessità per l’aumento dei fondi per la ricerca scientifica. La maggior parte dell’Oceano Antartico – l’oceano profondo, sotto il ghiaccio, il ciclo del carbonio, cambiamenti biologici dovuti al ghiaccio marino, l’interazione tra la calotta glaciale e l’oceano – non è stato ancora studiato e sono assenti sistemi che permettano le misurazioni. Abbiamo bisogno di creare un programma di ricerca internazionale continuo e a lungo termine che parta dell’area circumpolare e arrivi fino alla calotta Antartica”.
La missione di SOOS è di fornire una piattaforma internazionale dove gli scienziati da ogni parte del mondo possano lavorare insieme per rispondere agli interrogativi sull’Oceano Antartico, promuovere e coordinare le iniziative a livello nazionale necessarie per raggiungere gli obiettivi scientifici.
L’ufficio principale di SOOS è ospitato presso l’Istituto per gli Studi Marini e Antartici (IMAS) dell’Università della Tasmania.