Da ieri, 6 marzo 2019, è ufficialmente possibile presentare domanda presso gli uffici postali, in via telematica oppure al CAF convenzionato con l’INPS per usufruire del reddito di cittadinanza. Ne possono beneficiare i cittadini italiani, europei o con permesso di lungo soggiorno, residenti in Italia da almeno 10 anni e in possesso di specifici requisiti reddituali e patrimoniali.
L’erogazione del reddito di cittadinanza è condizionata all’adesione a un percorso di accompagnamento all’inserimento lavorativo. Questo si configura come una misura di politica attiva del lavoro a carattere sociale che consente l’incontro tra domanda e offerta, l’aumento dell’occupazione, e il contrasto alla povertà grazie a servizi forniti da una pluralità di soggetti pubblici (INPS, CAF, Comuni, Centri per l’impiego) e privati (aziende, Agenzie per il lavoro) in ottica di rete ed inclusione.
Nell’ambito del programma reddito di cittadinanza il ruolo di ETT sarà quello di fornire supporto alle Pubbliche Amministrazioni. La sua collaborazione con le PA ha da tempo lo scopo di informatizzare i processi di gestione e le procedure amministrative necessarie a istituire progetti di utilità collettiva, per la verifica attraverso i sistemi informatici, a sostegno dei servizi per il lavoro pubblici, dei requisiti dei potenziali destinatari del reddito di cittadinanza, per il monitoraggio e l’incrocio di dati utili alla redazione di report e note statistiche.
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