Le risorse che arriveranno con il Recovery Fund saranno utilissime in molti ambiti. Consentiranno di sostenere la formazione continua del personale, inserire nuove professionalità e competenze, completare la digitalizzazione degli uffici pubblici, modificare l’organizzazione del lavoro.
Con la diffusione del vero smart working, le procedure verranno semplificate poiché ripensate in modo radicale.
“Il nostro impegno è quello di permettere alle persone di lavorare in modalità agile e flessibile quanto più possibile, ove possibile”. Con queste parole, il Ministro per la PA, Fabiana Dadone, ha presentato qualche giorno fa il Piano per la Pubblica Amministrazione, in audizione alla Camera, presso la Commissione Lavoro.
Il capitale umano verrà valorizzato attraverso veri e propri Piani Organizzativi del Lavoro Agile (POLA) che permettanno di comprendere quali attività potranno essere svolte non in presenza e, allo stesso tempo, di garantire i servizi ai cittadini.
I Pola dovranno essere elaborati e approvati da tutte le pubbliche amministrazioni a partire da gennaio 2021. Permetteranno di riorganizzare il lavoro in modalità agile grazie alla mappatura delle attività e all’acquisto di dispositivi, software, servizi dedicati, e percorsi formativi in ambito digitale e informatico.
È prevista inoltre l’assunzione di personale tecnico altamente specializzato e la collaborazione con i centri universitari per garantire l’apprendimento di competenze utili per lavorare nel comparto pubblico.
In questo contesto, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha riassunto gli aspetti più significativi della riorganizzazione della PA in un documento: Programma di Innovazione Strategica della PA.
I suoi obiettivi sono molteplici: rafforzare il capitale umano attraendo giovani competenti in primis, per poi aggiornare le competenze del personale in servizio. Migliorare la capacità amministrativa, organizzativa e gestionale della PA, ma anche ritrovare un rapporto di fiducia tra pubblico e privato e promuovere la sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’azione della PA.
Tali obiettivi vengono perseguiti attraverso una serie di interventi tra cui:
- rafforzamento delle competenze del personale con formazione permanente,
- sviluppo delle competenze manageriali della dirigenza pubblica,
- programmazione dei fabbisogni di personale,
- open governement e misurazione delle performance,
- efficientamento degli edifici pubblici,
- creazione di Poli Territoriali avanzati destinati a essere utilizzati come strutture concorsuali decentrate e
- spazi condivisi di lavoro per favorire il lavoro flessibile in tutte le sue forme.
Degno di nota, il fascicolo digitale per ciascun dipendente della Pubblica Amministrazione. Condiviso da tutti gli enti, fungerà da supporto alla programmazione dei fabbisogni e renderà più agevole la mobilità dei lavoratori.
La nuova PA va quindi nella direzione di semplificare i processi, migliorare la comunicazione tra cittadino e Amministrazione e rafforzare le competenze del personale dipendente attraverso formazione e digitalizzazione.
Un’innovazione anche organizzativa che certamente ha tenuto conto della diffusione del lavoro agile, ancora ben presente alla luce della situazione epidemiologica in continua evoluzione.