Memoria e Migrazioni

Galata Museo del Mare

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Storie di migranti e strumenti interattivi

Il viaggio è uno dei temi principali trattati durante la visita al Galata Museo del Mare, per documentare, raccontare ed evocare la “memoria storica” di emigranti e immigrati. In un percorso ricco di riferimenti simbolici, questo imponente bagaglio storico e culturale viene valorizzato attraverso l’utilizzo di quaranta postazioni multimediali interattive che raccontano le storie dei migranti, coinvolgendo pienamente il visitatore.

Il percorso museale comprende la sezione MEM Memoria e Migrazioni dedicata all’emigrazione italiana via mare e la recente immigrazione verso l’Italia. Oltre 40 installazioni in 1.200 metri quadrati creano la suggestione di rivivere gli ambienti e le epoche alle quali gli allestimenti fanno riferimento ed esplorano l’impatto storico e attuale delle migrazioni sulla società italiana attraverso punti informativi multimediali e interattivi.
Parte integrante della visita è l’Open Air Museum, un museo a cielo aperto che narra la storia dei cantieri navali e delle attività commerciali-marittime dall’800 includendo la possibilità di visitare il sommergibile originale della Marina Militare Italiana costruito da Fincantieri nel 1976.

stanza all'interno del galata museo del mare di genova durante la mostra memoria e migrazioni sulla parete a sinistra uno schermo, in fondo due sedie e un tavolino rotondo con sopra un giradischi con tromba
donna mentre utilizza un videowall interattivo all'interno del galata museo del mare di genova durante la mostra memoria e migrazioni

MEM – Memoria e migrazione

Grazie alle competenze multimediali, sono state create ambientazioni tipiche dell’Ottocento, dando voce ai personaggi e alle loro storie. L’obiettivo è quello di collegare la conoscenza con la responsabilità sociale e di ricordare, con l’aiuto della multimedialità, come questo fenomeno sia strettamente legato all’Italia di oggi.

Il percorso allestitivo inizia proiettando il visitatore nel mondo contadino italiano del XIX secolo e segue con la ricostruzione di Genova ottocentesca e del piroscafo “Città di Torino” che trasportò centinaia di migliaia di passeggeri per giungere alle ricostruzioni delle diverse destinazioni degli italiani nel mondo. Munito di un passaporto interattivo il visitatore si addentra nei diversi ambienti e, nei panni di un migrante dell’epoca in procinto di salpare per le Americhe su un transatlantico, può ascoltare il racconto dei diversi personaggi e interagire con le postazioni multimediali composte da giochi di luce e suoni, schermi olografici, monitor ad alta risoluzione, tavoli interattivi touch screen e tecnologia RFID, all’insegna del “fare” e non soltanto dell’osservare. Grazie all’alto grado di interattività il visitatore può selezionare i contenuti in base ai propri interessi e consultare filmati di repertorio, fotografie d’epoca, e filmati ricostruiti con l’ausilio della computer grafica che ha permesso di ricreare oggetti e ambienti tipici del tempo.

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