Gallerie dell'Accademia

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Le gallerie come non le avete mai viste

Le Gallerie dell’Accademia, una delle più grandi istituzioni museali italiane che ospita i dipinti di alcuni dei più grandi artisti europei – Giorgione, Tintoretto e Tiziano, per citarne alcuni – e che comprende il monastero di Andrea Palladio, ha voluto rinnovarsi adottando soluzioni tecnologiche di ultima generazione.

ETT ha riprogettato l’esperienza offerta dalle Gallerie, utilizzando supporti multimediali di ultima generazione, per coinvolgere gli utenti e garantire loro una visita estremamente appassionante. Grazie all’utilizzo della realtà aumentata e della tecnologia touch, il tour delle Gallerie dell’Accademia diventa interattivo garantendo così al visitatore un’esperienza coinvolgente che permette di scoprire l’universo degli artisti esposti divertendosi.

All’ingresso, sei monitor touch accolgono i visitatori e permettono loro di accedere alle informazioni sulle cinque nuove sale. Un messaggio del regista James Ivory inizia toccando il monitor, dà il benvenuto ai visitatori e li introduce alla mostra. Il visitatore può vedere le opere esposte nelle nuove cinque sale e ottenere informazioni approfondite su di esse. Inoltre, è possibile vedere i percorsi tematici definiti all’interno del museo e visualizzare le precedenti collocazioni delle opere nella città di Venezia. I percorsi preferiti possono essere scaricati anche sui dispositivi mobili dei visitatori. I visitatori, inoltre, hanno la possibilità di esprimere la propria preferenza su ogni opera condividendola sui social network (per motivi di privacy solo da dispositivi personali).

Le tre sale espositive delle Grandi Gallerie sono dotate ciascuna di due monitor touch che aiutano il visitatore nella comprensione della tematica della sala e delle singole opere in essa presenti. Il primo è un dispositivo statico, che descrive ciò che è presente in sala, Il secondo è invece un dispositivo interattivo che permette al visitatore di avere maggiori informazioni sulle opere esposte, per visualizzare il singolo quadro con la sua scheda tecnica e accedere a ulteriori approfondimenti. L’immagine dell’opera è inoltre ridimensionabile per vederla nei minimi particolari. 

All’interno della sala 4 è inoltre presente un videowall composto da 9 moduli sul quale è visualizzabile un virtual tour che descrive l’evoluzione della struttura dell’Accademia e dell’Insula nei vari secoli.

dettaglio di un tablet samsung con la schermata dell'applicazione delle gallerie dell'accademia, realizzata da ett
mani di un uomo che fotografa con un tablet i quadri di dipinti sulla parete presso la Gallerie dell'accademia, di cui ett ha riprogettato l'esperienza di visita in collaborazione con samsung

Per accompagnare il visitatore nelle sale è disponibile un’App mobile installata su tablet noleggiabili o direttamente dall’utente sui propri dispositivi che sono utilizzati come videoguide. L’App, pensata per diverse tipologie di utenza (Bambini, Ragazzi, Adulti) permette di approfondire alcuni aspetti e dettagli delle opere non percepibili naturalmente. Tutto ciò permette di rendere la visita alle Gallerie dell’Accademia interessante anche ai bambini e ai ragazzi, che possono apprendere la storia della struttura e delle opere in esso contenute divertendosi.

L’applicazione mobile pensata per bambini (5-10 anni) e ragazzi (10-16 anni) ha una serie di giochi che accompagnano il visitatore in un percorso di visita all’interno di tutte le 5 sale (come ad esempio caccia al tesoro, memory e puzzles).

L’app mobile delle Gallerie dell’Accademia di Venezia è una vera e propria videoguida cui l’utente può consultare percorsi tematici definiti all’interno del museo e visualizzare le precedenti collocazioni delle opere nella città di Venezia che integra la tecnologia BLE (Bluetooth Low Energy) con soluzioni di Realtà Aumentata, mostrando automaticamente la galleria delle opere nella stanza in cui si trova il visitatore. 

Si articola in due macro-sezioni, Percorsi e Opere: la prima, a sua volta è composta da 5 sezioni – Generi artistici, Provenienza, Secoli, Artisti e Opere principali – mentre la seconda è composta da sezioni con l’indicazione delle tre sale, dove si ritrovano le opere. Dopo aver selezionato un percorso nell’applicazione touch, i visitatori possono raggiungere istantaneamente lo stesso percorso utilizzando il QR Code, semplicemente puntando la fotocamera sul codice QR sul touch screen. 

Memory – Il classico gioco di memoria in cui i ragazzi devono trovare coppie di immagini dello stesso lavoro in una griglia 3×4. A ogni nuova partita, le carte vengono posizionate in modo casuale. 

Puzzle – Un gioco di puzzle in cui i giovani utenti dovranno ricostruire un’immagine, scelta tra 4 opere disponibili, semplicemente spostando i pezzi disposti in modo casuale sullo schermo. Sono disponibili diversi livelli di difficoltà. 

Caccia al tesoro – In questo gioco, viene offerto un indizio per ogni stanza e il visitatore dovrà scegliere l’opera corrispondente tra le tre proposte sullo schermo del dispositivo. Per ogni nuova partita, la posizione delle opere cambia in modo casuale. 

Trova le differenze – Per ogni stanza, ai visitatori vengono proposte due immagini di opere apparentemente identiche, e dovranno scoprire cinque differenze nascoste. 

L’app mobile su tablet per adulti, invece, ha delle funzionalità in più che permettono di accedere a maggiori livelli di approfondimento. Sono presenti, ad esempio, percorsi tematici, tra i quali sono evidenziati quelli eventualmente scelti nei monitor di accoglienza, realtà aumentata, attraverso la quale è possibile vedere quanto emerso in fase di restauro dell’opera o visualizzare l’opera in modalità tridimensionale, video di approfondimento e giochi più complessi.

Nel gioco della Caccia al tesoro, ad esempio, verrà proposto solo l’indizio dell’opera della sala selezionata: per completare la ricerca, il visitatore riceverà un feedback immediato inquadrando la foto con la telecamera. In Trova le differenze, invece, il dispositivo mostrerà solo l’immagine dell’opera non originale, chiedendo così al visitatore di confrontarla con il quadro reale per scoprire le differenze. Per stimolare gli aspetti educativi del Memory game, alla fine, al visitatore verrà chiesto di trovare associazioni tra l’opera e il suo autore.

 

Lo sviluppo delle funzionalità di Realtà Aumentata, invece, si è basato sull’uso di tecniche di riconoscimento delle immagini che permettono al visitatore di riconoscere le opere utilizzando la fotocamera del dispositivo mobile. Tutte le 48 opere sono state tracciate con precisione, in modo da permettere all’applicazione di attingere informazioni da un dizionario locale, senza bisogno di connessione internet durante l’utilizzo. Le ricostruzioni 3D visualizzate in alcune delle schede sono state inserite utilizzando scene Unity3D, opportunamente integrate al codice nativo dell’applicazione. I visitatori, inoltre, hanno la possibilità di visualizzare lo stato di conservazione di alcune opere prima del restauro, grazie all’utilizzo delle funzionalità di riconoscimento delle immagini. Mettendo a fuoco l’opera con la fotocamera del dispositivo, potranno “grattare” con le dita sullo schermo per cancellare l’effetto del restauro e visualizzare l’opera nel suo stato originale.

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