Carte senza barriere
Archivio di Stato di Agrigento
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Carte senza barriere: l’Archivio di Stato di Agrigento diventa accessibile.
Un progetto per rendere l’archivio inclusivo
ETT con il progetto Carte senza barriere promosso dall’Archivio di Stato di Agrigento nell’ambito del PNRR Cultura 4.0, ha introdotto due installazioni interattive nelle sedi di Agrigento e Sciacca, con l’obiettivo di rendere il patrimonio documentale accessibile a tutti. Le soluzioni adottate integrano componenti fisiche, sensoriali e cognitive, permettendo ai visitatori di esplorare i documenti attraverso video, audio, elementi tattili, braille e contenuti dedicati anche ai più giovani. Lo storytelling prende vita direttamente dai fondi archivistici, riportando al pubblico la storia dell’ex Convento e Carcere di San Vito, da anni non visitabile.
Una parete interattiva per riscoprire l’ex Convento e Carcere di San Vito
Nella sede di Agrigento è stata realizzata una parete interattiva progettata per favorire l’accessibilità, con cinque pulsanti tattili corredati da braille che attivano altrettanti video in italiano e inglese, una mappa tattile interattiva con guida audio e contenuti pensati per pubblici diversi, inclusi bambini e persone con disabilità sensoriali. Basandosi su documenti originali – tra cui atti delle corporazioni religiose, planimetrie e carte amministrative – il percorso restituisce le principali trasformazioni dell’edificio, nato come convento nel 1432 e divenuto carcere nell’Ottocento. Completano il progetto materiali cartacei inclusivi, come dépliant in braille e una tavola informativa.
L’installazione della sede di Sciacca
La sede di Sciacca ospita una parete grafica accessibile dotata di cinque pulsanti in rilievo, posizionati per essere utilizzabili anche da visitatori in carrozzina e accompagnati da scritte braille. Ogni attivatore riproduce un audio dedicato alla comprensione dei fondi conservati e al funzionamento dell’archivio, illustrando in modo semplice le attività di tutela, conservazione, restauro e divulgazione dei documenti. Anche questa installazione contribuisce a un percorso inclusivo e multilivello, in linea con la missione del progetto di favorire un accesso più ampio e partecipato alla cultura.