Cambio Gioco
AL VIA LA SPERIMENTAZIONE COORDINATA DAL DIPARTIMENTO PER LE DIPENDENZE DELL’ULSS 6 EUGANEA
Il progetto Cambio Gioco si propone di di ridurre le conseguenze del gioco d’azzardo patologico sulla popolazione con il requisito di creare sinergie tra operatori sanitari e stakeholder e integrare l’approccio tradizionale con quello supportato dall’utilizzo di tecnologie avanzate come VR e AI.
Composta da un visore VR, un sensore wearable e uno smartphone, la piattaforma tecnologica crea un setting virtuale tutto simile alla realtà ma privo delle conseguenze negative reali: una sala scommesse, un bar che vende gratta e vinci e una sala di videolottery con slot machines. La realtà virtuale consente di ricreare la complessità dell’ambiente di gioco e dei suoi stimoli, che possono essere “controllati” da chi gestisce lo studio fino a sollecitare il craving, il desiderio compulsivo di giocare.
Mentre la persona è coinvolta nell’esperienza di realtà virtuale vengono automaticamente raccolti alcuni dati. Un primo elemento raccolto riguarda la posizione dello sguardo in base alle coordinate verticali e orizzontali, così da generare una “heat map”, o feedback visivo, che è in grado di indicare su quali oggetti lo sguardo si è maggiormente soffermato. Questo output viene poi correlato ai parametri fisiologici (digital biomarkers) come la frequenza cardiaca, rilevati in contemporanea da un sensore wearable collocato sull’avambraccio, per valutare come variano in funzione dell’immagine visionata dall’utilizzatore. Grazie all’esperienza virtuale, i feedback visivi sono scanditi secondo per secondo così da mettere a fuoco l’area a maggiore impatto emotivo della scena simulata nel setting di gioco. Sarà proprio grazie a tale documento di output che si potrà addestrare un algoritmo in grado di identificare i soggetti “sensibili” al gioco d’azzardo patologico sulla base dell’attivazione dei marcatori fisiologici, come appunto la frequenza cardiaca.