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Nell’ambito di appalti e procedure di acquisto della PA, rientrano come obbligo di legge gli Acquisti Verdi ovvero GPP Green Public Procurement. L’obbligo di legge è previsto dal Codice degli Appalti (articolo 34 del Dlgs 50/2016) per le Pubbliche Amministrazioni e integra i criteri ambientali in tutte le loro fasi, incoraggiando la diffusione di tecnologie green e soluzioni con il minor impatto ambientale.

La Strategia europea per l’economia circolare attribuisce infatti un ruolo chiave alle Pubbliche Amministrazioni nella promozione dell’eco-sostenibilità e del riutilizzo dei materiali, proprio attraverso appalti e acquisti verdi.

A livello europeo, il GPP è volontario. In Italia si tratta invece di un obbligo. Le linee guida da seguire sono contenute nel Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement (PAN GPP), che ha l’obiettivo orientare la spesa pubblica verso l’efficienza energetica e il risparmio delle risorse. Il Piano individua specifiche categorie di prodotti e servizi ai quali applicare specifici requisiti, criteri ambientali minimi (CAM) da adottare negli appalti e nelle procedure di acquisto pubblico, per promuovere modelli ispirati ai principi dell’economia circolare.

Questo mercato vale quasi il 20% del PIL di un Paese: è quindi strategico e molto attenzionato.

I Criteri Ambientali Minimi (CAM) sono requisiti di tipo sociale, ambientale ed economico (definiti nell’ambito di quanto stabilito dal Piano per la sostenibilità ambientale dei consumi del settore della PA) in base ai quali selezionare gli acquisti pubblici con il miglior rapporto tra prestazioni, costi e impatto e sono aggiornati periodicamente. 

Il Codice degli Appalti ha reso obbligatorio per le stazioni appaltanti applicare i CAM per l’intero valore dell’importo della gara, delle specifiche tecniche e delle clausole contrattuali, nonché per la definizione dei “criteri di aggiudicazione dell’appalto”. Il monitoraggio dell’applicazione dei CAM è in capo all’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). L’implementazione dei CAM garantisce così l’attuazione di una politica nazionale in materia di appalti pubblici verdi. Le amministrazioni aggiudicatrici di appalti possono comunque scegliere di includere tutti o solo alcuni dei requisiti nei bandi di gara.

L’applicazione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) per gli acquisti verdi della PA è obbligatoria, ad esempio, per le gare d’appalto relative a forniture che hanno a che fare con il consumo energetico (materiale per illuminazione, computer,  servizi energetici per gli edifici.

In percentuale variabile, tale obbligo è applicato anche alle altre categorie di fornitura: gestione rifiuti urbani, gestione verde pubblico, toner e carta per stampanti, ristorazione collettiva, servizio di pulizia, prodotti per l’igiene, prodotti tessili, arredi per ufficio.