L'inferno
La Divina Commedia VR
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Un Viaggio Immersivo, una combinazione vincente di narrazione, tecnologia e cinema
La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo è un prodotto audiovisivo in virtual reality 3D e in tecnica lineare 2D della durata di circa 7 minuti, con la regia di Federico Basso per la parte in computer grafica e Alessandro Parrello per la parte di riprese live, dedicato alla rappresentazione di alcuni momenti esteticamente significativi dell’Inferno descritto da Dante all’inizio della sua Commedia e accompagnato dalla voce di Francesco Pannofino.
Strutturato come una sapiente integrazione di riprese live, post-produzione video, computer grafica e modellazione/animazione 3D, l’opera offre allo spettatore modalità innovative e altamente immersive di fruizione del mondo immaginato all’interno di uno dei capolavori della letteratura e della poesia mondiale, simbolo dell’identità linguistico-culturale del nostro Paese.
A rendere il progetto unico e innovativo la tecnologia VR a 360° in soggettiva 3D che permette agli spettatori di immergersi ancora più profondamente nelle scene, in cui location e attori reali saranno integrati con la CGI Animation.
Cinema, tecnologia, storytelling e accuratezza letteraria si fondono per creare un’esperienza completamente nuova, spettacolarizzando agli occhi di un ampio pubblico internazionale e giovane la figura di Dante Alighieri e restituendo i contenuti della Commedia in maniera inedita e coinvolgente.
ETT si è occupata interamente della produzione in CGI Animation, con un lungo lavoro di ideazione, progettazione e realizzazione di modelli animati in 3D, partendo da uno storyboard profondamente legato ai versi e alle immagini della Divina Commedia dantesca.
Lo spettatore ha, infatti, la possibilità di riconoscere Dante smarrito nella “selva oscura” ai confini dell’Inferno, per poi assumerne letteralmente lo sguardo e diventare il Poeta. Oltre alla dimensione visiva, il progetto riserva un’attenzione particolare al sound design, all’architettura del suono capace di tracciare i contorni di un’esperienza a 360°. Un fattore che risulta essere coerente con le invenzioni dantesche. Il Poeta, infatti, nella Divina Commedia si sofferma più volte sulle voci, sui rumori, sulle suggestioni acustiche che percorrono l’Ultraterreno.
Gli occhi dell’osservatore coincidono con quelli del protagonista e, grazie a questo “ingresso nel personaggio”, ciascuno può vivere la propria caduta agli Inferi, impersonando Dante durante il cammino ultraterreno. Immagini, suoni, lamenti, urla, improvvise apparizioni e potenti metafore visive popolano un viaggio straordinario, il cui senso ultimo non è soltanto guardare o lasciarsi trasportare dai versi della Commedia, ma anche assimilarne le atmosfere, come se quelle figure, quei colori e quei suoni fossero realmente attorno a noi.
