Il 2023 è l’anno dell’avvio dei progetti per la digitalizzazione degli enti locali nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con la quasi totalità dei Comuni che ha ottenuto almeno un finanziamento nelle diverse misure attivate da PA Digitale 2026.
I Comuni capoluogo italiani fanno ben sperare: 32 amministrazioni su 110 totali mostrano un alto livello di maturità digitale e altre 52 medio-alto, evidenziando un buon livello di digitalizzazione rispetto agli standard definiti dal PNRR.
È quanto emerge dall’Indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo, realizzata da Fpa, la società del gruppo Digital360, presentata all’ultima edizione del Forum PA 2023, da poco conclusa.
La classificazione dello stato di maturità digitale delle 110 amministrazioni capoluogo avviene rispetto a tre dimensioni strategiche: l’offerta online di servizi (Digital public services), l’integrazione dei sistemi comunali con le piattaforme nazionali (Digital PA) e l’attivazione di strumenti di trasparenza, informazione e interazione digitale (Digital Openness).
Il quadro che ne emerge è positivo. Nel 2023, 32 città capoluogo raggiungono un buon livello di maturità digitale nell’indice sintetico Ca.Re. (Arezzo, Bergamo, Bologna, Brescia, Catania, Cremona, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Lecco, Livorno, Lodi, Massa, Milano, Modena, Monza, Padova, Pavia, Perugia, Piacenza, Pisa, Pistoia, Reggio-Emilia, Rimini, Roma Capitale, Rovigo, Siena, Trento, Verbania, Verona e Vicenza). Sia nell’indice sintetico che nei tre indici dimensionali, la maggior parte dei Comuni si colloca nelle fasce più elevate (oltre ai citati nel livello “buono”, 52 sono nel “medio-alto”) e quelli in ritardo rappresentano ormai una minoranza (23 medio-bassa e 3 bassa).
Protagoniste sono soprattutto città di medie dimensioni.
Ora inizia la sfida dell’attuazione: la fase di implementazione dei progetti per la digitalizzazione degli enti locali finanziati nell’ambito di PA Digitale 2026 diventa operativa. A partire dal 2022, sulla piattaforma sono stati pubblicati 12 avvisi destinati ai Comuni.
Un’opportunità a cui le amministrazioni hanno risposto con grande proattività: circa il 98% ha ottenuto almeno un finanziamento sulle diverse misure attivate. Al 21 aprile 2023 risultano assegnati poco meno di 1,9 miliardi, di cui 187,3 milioni ottenuti dai soli comuni capoluogo.
I tassi di adesione maggiori si registrano soprattutto nella migrazione in cloud, con oltre 691 milioni di euro attributi a un totale di 7.355 Comuni (il 93,1%), e nel miglioramento dei servizi digitali, con oltre 774 milioni assegnati a 6.596 Comuni (83,5%).