Secondo il Report Istat “Cittadini e lavoro a distanza nella P.A. durante la pandemia“, sono oltre 19 milioni i cittadini con oltre 18 anni (il 40,1% del totale) che si sono rivolti alla pubblica amministrazione tra maggio 2020 e gennaio 2022.
Tra coloro che hanno utilizzato questi servizi “emerge una diffusa soddisfazione” (86,9% degli utenti) che ha espresso almeno una volta molta o abbastanza soddisfazione e il 20,5% che si è dichiarato insoddisfatto almeno una volta.
Secondo i dati Istat, il 31,6% complessivo di coloro che si sono rivolti almeno una volta ad un ufficio pubblico (oltre sei milioni) è tra gli insoddisfatti o coloro che hanno rilevato un peggioramento della qualità almeno una volta. Tra questi il 59,8% ritiene che lo smart working sia la concausa o la ragione del disservizio.
Se ne deduce che il 20% degli utenti ritiene che il lavoro a distanza abbia peggiorato la qualità dei servizi (circa 3,8 milioni di persone). Il 37,7% dei cittadini – sottolinea l’Istat – si è rivolto alla Pubblica Amministrazione esclusivamente attraverso uno sportello fisico, il 30,8% solo attraverso lo sportello online.