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la locandina dell'evento Marco Lavarello: progetti per Genova, mostra arricchita da installazioni digitali interattive realizzate da ETT, sulla sinistra parte alta della foto del progetto del salone nautico di genova1962

In occasione della mostra Marco Lavarello. Progetti per Genova che abbiamo inaugurato assieme a Gadolla, Interform e Giglio Bagnara e per cui abbiamo realizzato alcune installazioni digitali, proponiamo un calendario di incontri formativi fortemente collegati alla mostra e alla figura di Marco Lavarello come progettista protagonista dell’architettura genovese negli anni del boom economico.

Le conferenze che si terranno presso Giglio Bagnara (Via Sestri 46 – Genova) saranno incentrate su temi connessi ai contenuti della mostra sono valide ognuna 2 CFP per la formazione professionale continua degli Architetti.

GLI INCONTRI
  • Sabato 23 ottobre, ore 10.00 – 2 CFP
    Antonio Lavarello, L’archivio e la mostra
    La figura di Marco Lavarello quale progettista, il contesto dell’architettura genovese del dopoguerra nel quale si muoveva Lavarello, la presentazione del materiale di archivio e la narrazione di alcune “storie” significative legate ai progetti esposti.
  • Giovedì 28 ottobre, ore 18.00 – 2 CFP
    Marina Montolivo, Anni Sessanta: la rivoluzione anticonformista dello spazio abitativo
    Viaggio all’interno della nuova cultura dell’abitare esplosa negli anni 6’0, sulla scia dell’entusiasmo ottimista generato dal boom economico post bellico. Analisi del passaggio rivoluzionario dal decoro borghese degli anni ’50 all’eccesso stilistico del design degli anni ’60, sulla scia di contaminazioni con la pop art (Andy Warhol), con la musica (Beatles e Rolling Stones, Woodstock), con la letteratura (Kerouac, on the road), con le nuove filosofie sperimentali.
  • Sabato 6 novembre, ore 10.00, replica ore 14.00 – 2 CFP
    Jacopo Baccani, Walking Lecture “Sestri Potente”
    Tra ville, cantieri e fabbriche, c’è anche una città. Un luogo in continuo divenire, dove convivono resti di parchi signorili, fra gli esperimenti di “corporate design” di Coppedé e Rovelli, l’impronta della Ansaldo, il fugace contributo di Gardella e l’innesto di Lavarello su un esempio di Settecento genovese.