
Il 5 dicembre è stato inaugurato al Galata Museo del Mare di Genova il nuovo allestimento multimediale realizzato per Mu.Ma. Istituzione Musei del Mare e delle Migrazioni, Fondazione MEI e Genova Cultura S.C.A.R.L che unisce tecnologia, ricerca storica e design dell’esperienza per offrire una lettura contemporanea del viaggio di Cristoforo Colombo.
Con questo allestimento, i curatori hanno ripensato completamente la sala dedicata al navigatore, realizzando un percorso interattivo che permette al pubblico di esplorare documenti, contesti e conseguenze dell’arrivo degli Europei nelle Americhe attraverso un approccio stratificato e consapevole.
Cosa è stato realizzato:
· un touchscreen di grande formato con 19 documenti originali su Colombo, esplorabili in modo personalizzato su diversi livelli di approfondimento;
· un talking avatar del navigatore, ricostruito tramite Intelligenza Artificiale a partire dal ritratto attribuito al Ghirlandaio;
· una retroproiezione di grande formato che ricostruisce le tappe del primo viaggio;
· una seconda videoproiezione di grandi dimensioni che affronta, con rigore storico e sensibilità emotiva, il tema della catastrofe demografica delle popolazioni amerindie;
· un nuovo touchscreen dedicato al celebre ritratto di Colombo con l’intervista al curatore Pierangelo Campodonico;
· un touchscreen dedicato alla biodiversità dellle Americhe, che ospita l’intervista al direttore del Museo di Storia Naturale Giacomo Doria;
· un grande touchscreen a parete che mappa oltre 200 popoli precolombiani, pensato per stimolare iniziative di co-curatela ed essere arricchito nel tempo da studiosi e curatori da tutto il mondo.
ETT ha portato questo progetto le sue competenze umanistiche, tecniche e di design, progettando degli exhibit che rispondono ad almeno tre esigenze strategiche: offrire diversi livelli di approfondimento per la consultazione di ostici documenti d’archivio; consentire la rappresentazione simultanea, dinamica ed empatica di punti di vista diversi; stimolare l’arricchimento continuo dei contenuti, che cresceranno e muteranno nel tempo insieme ai reperti di volta in volta esposti. In questo allestimento emerge con forza il vantaggio offerto dall’uso di strumenti tecnologici nella comunicazione della storia, che non è mai neutrale e sempre complessa.