Ed è proprio Genova, dal 2 al 6 settembre, a organizzare quella che sarà la prima edizione di GenovaJeans, un evento di respiro internazionale dedicato alla storia e al futuro del capo d’abbigliamento per eccellenza: il jeans.
La presentazione questa mattina nella sede del Comune a Palazzo Tursi. Per l’occasione la zona di Pré, l’antico retroporto, insieme a piazza dello Statuto e all’area del Metellino, in Darsena, diverranno una sorta di museo vivo e a cielo aperto.
GenovaJeans, promosso dal Comune insieme ad alcuni partner privati (Candiani, Diesel ed Eco-Age) è molto più di un evento, è un progetto che avrà un impatto sullo sviluppo di un’area con una potenzialità di 2 milioni di turisti e 2 milioni di passeggeri di crociere che sbarcano a 200 metri di distanza – dice Manuela Arata, fondatrice e presidente di GenovaJeans – troveranno un’area storica affascinante per lo shopping, l’intrattenimento, l’artigianato e la cultura basati sui blue jeans”.
Mostre, opere d’arte realizzate da artisti contemporanee, un docufilm con Jack Savoretti, esperienze, visite guidate e percorsi, anche un ritratto in jeans di Giuseppe Garibaldi, che troverà spazio al museo del Risorgimento.
“Questo è proprio quello che immaginiamo se si tratta di recuperare le origini valorizzando la storia, l’identità, la cultura di Genova – afferma il sindaco Marco Bucci – unendo anche a queste caratteristiche il recupero di una parte del nostro centro storico, il progetto GenovaJeans è un’idea di respiro internazionale che sta attirando l’attenzione di tanti addetti ai lavori e che, siamo certi, a settembre scatenerà l’estro dei genovesi e catapulterà sulla città curiosi e turisti”.
In futuro l’edificio del Metellin ospiterà il museo internazionale del jeans e quindi i teli della passione del 1538 custoditi al museo diocesano – i primissimi jeans – e le statuine del presepe del 1700 realizzate dalla scuola del Maragliano.