Nasce l’Itinerario del Genio di Palermo: da oggi un’App racconta il misterioso protettore del capoluogo siciliano
L’assessore Alberto Samonà: “Un modo per far scoprire l’identità profonda della Città, puntando sulla sua storia e sul patrimonio culturale”
“Panormus conca aurea suos devorat alienos nutrit” è l’iscrizione che nel Palazzo Pretorio accompagna l’enigmatico simbolo civico del capoluogo siciliano: il Genio di Palermo. Sculture, fontane, affreschi, mosaici, documenti; la città è piena di riproduzioni del Genio, tutte con le stesse caratteristiche iconografiche, fatta eccezione per alcuni variabili elementi aggiuntivi: un uomo corpulento, con la barba spesso divisa in due ciocche e una corona adagiata sui lunghi capelli. Un fenomeno tutto palermitano, che non incontra eguali in nessun altro luogo. Da oggi, per volontà dell’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, su impulso dell’assessore Alberto Samonà, nasce l’Itinerario del Genio, attraverso un’App mobile (chiamata appunto, Genio di Palermo), che offre ai visitatori la possibilità di compiere un percorso culturale alla scoperta della Città, seguendo la localizzazione di diciotto diverse rappresentazioni del Genio che ne è storico protettore e simbolo civico.
L’applicazione mobile per smartphone, con contenuti in italiano e in inglese, è compatibile con sistemi operativi Android, immediatamente scaricabile su Google Play mentre per iOS sarà scaricabile entro pochi giorni.
L’App è stata realizzata in collaborazione con la Galleria regionale di Palazzo Abatellis e sviluppata da ETT con la consulenza scientifica dell’archeologa Marilena Gennuso. Partendo dal mito offre, a chi la vorrà consultare, la possibilità di seguire un itinerario culturale nei quattro mandamenti storici palermitani. Il percorso alla scoperta del Genio è pensato per consentire a tutti di approfondire la storia di Palermo e di conoscere meglio il capoluogo siciliano attraverso i luoghi che ne custodiscono il genius loci. L’itinerario proposto non è esaustivo: i Geni inclusi, infatti, non sempre accessibili (alcuni si trovano in edifici privati o in luoghi particolari), sono 18, ma le rappresentazioni storiche o contemporanee sono molte di più, poiché fra stampe antiche, raffigurazioni e statue, il mito del “nume tutelare” palermitano accompagna la Città dalla notte dei tempi.
“L’itinerario del Genio, con la nascita di un’App che consente a tutti di poterne individuare le principali testimonianze consultando una mappa dei luoghi di Palermo – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – è un modo per far scoprire l’identità profonda del capoluogo siciliano, puntando sulla sua storia e sul patrimonio culturale di un centro storico fra i più belli e ricchi d’Europa. Luoghi che si schiudono al visitatore e rivelano l’anima e il cuore di Palermo attraverso il suo protettore civico, questo Genio che non finisce di stupirci e che da secoli continua a vegliare sulla Città”.
Aprendo l’App, una pagina introduttiva fornisce alcune informazioni sul Genio ed è possibile consultare anche un video che ne racconta l’essenza per immagini. È presente una mappa geolocalizzata con i 18 punti di interesse e cliccando su ciascun punto si apre una finestra che racconta il Genio corrispondente al luogo interessato. Ciascun Genio è, inoltre, accompagnato da una breve descrizione e da una o più immagini dedicate.
Il video è realizzato dal filmmaker Francesco Crispi, musiche di Edmondo Annoni, la voce narrante è di Orio Scaduto. Nel video, coreografie di Marcello Carini (di Ensemble Company 2.0) eseguite dal ballerino Tancredi Smecca.