La transizione digitale dei Comuni è uno degli obiettivi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). L’investimento “Abilitazione e facilitazione migrazione al Cloud” riguarda le Pubbliche Amministrazioni, tra cui i 7.904 Comuni italiani. Con il primo avviso di aprile, scaduti il 22 luglio scorso, erano stati stanziati 500 milioni di euro. In base ai dati pubblicati sul portale PA Digitale 2026 sono ancora disponibili 132,6 milioni di euro. Il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei ministri ha quindi pubblicato un nuovo avviso per ulteriori 215 milioni di euro per favorire la migrazione al Cloud di tutti i Comuni italiani.
L’avviso consente ai Comuni di candidarsi per ricevere un contributo economico e attuare la migrazione di un numero minimo di servizi verso infrastrutture e soluzioni cloud qualificati. Possono partecipare i Comuni che devono ancora avviare il percorso di migrazione o che lo hanno avviato a partire dal 1° febbraio 2020.
Grazie al percorso guidato all’interno di PA digitale 2026, è possibile comporre online il proprio piano di migrazione, scegliendo da una lista di 95 servizi. Per ogni servizio sarà necessario scegliere tra due modalità di migrazione: il trasferimento dell’infrastruttura informatica (cosiddetto lift&shift) o l’aggiornamento di applicazioni in Cloud.
È possibile candidare il proprio Comune fino a esaurimento delle risorse, non oltre il 30 settembre 2022.
Le candidature presentate dalle PA sono sottoposte – sulla base dell’ordine cronologico di presentazione – a un controllo di ricevibilità e ammissibilità, secondo quanto previsto dall’Avviso. Una volta convalidata la richiesta, la piattaforma comunica alla PA l’ammissibilità del finanziamento; a questo punto, la PA deve inserire il codice CUP (Codice Unico di Progetto) dove richiesto, fondamentale per confermare l’accettazione del procedimento. Alla chiusura dell’Avviso, il Dipartimento per la trasformazione digitale provvederà a finanziare le istanze pervenute secondo le modalità di cui all’art.10 dell’Avviso. Possono essere oggetto di migrazione al Cloud tutti e soli i servizi che sono stati precedentemente classificati secondo quanto previsto dal Regolamento AGID approvato con Determinazione AGID n. 628/2021.