
Si è aperta ad Atene con l’ECHOES Workshop CAA 2025, lo scorso 5 maggio, una stagione estiva particolarmente calda e ricca di iniziative volte a costruire e rafforzare la European Collaborative Cloud for Cultural Heritage.
Durante la conferenza annuale “Preserve, Protect, Reuse”, a Europeana 2025 (11-12 giugno, Varsavia), ECHOES ha avuto un posto d’onore. Rappresentato da Vania Virgili (CNR ISPC) nel panel “Achieving Strategic Independence through Collaboration” presso il POLIN Museum, l’evento è stato fondamentale per sottolineare il ruolo strategico della Cultural Heritage Cloud nel rafforzare le capacità digitali condivise e garantire la sovranità dei dati culturali.
Il DARIAH Annual Event ha invece ospitato nel suo programma, il 19 giugno, il Co-design Users & Research Scenarios Workshop, dedicato alla co-progettazione di scenari di collaborazione tra utenti e ricercatori. I partecipanti si sono confrontati per identificare gli utenti target di ECHOES e le loro esigenze, al fine di migliorare e valutare il potenziale di collaborazione interdisciplinare del progetto.
“The human in the loop – Intersecting perspectives on the archaeologists’ future in the age of AI and automation” è il titolo del workshop del 27 giugno a Parigi, che ha esplorato le sfide etiche e metodologiche nella collaborazione uomo–AI applicata al patrimonio culturale. Vi ha partecipato AUTOMATA, uno dei primi progetti della European Collaborative Cloud for Cultural Heritage, che lavora in stretta collaborazione con ECHOES per garantire l’integrazione coerente di dati, strumenti e flussi di lavoro nella futura infrastruttura digitale.
Fondamentale anche il webinar “The Cultural Heritage Cloud call 2025: implementation update” (30 giugno), organizzato in collaborazione con ECHOES, per esplorare le modalità con cui i futuri progetti finanziati nell’ambito del bando Cultural Heritage Cloud del Cluster 2 Work Programme 2025 di Horizon Europe interagiranno con gli altri progetti Cloud e saranno integrati nell’iniziativa Cultural Heritage Cloud.
Prossimamente, ECHOES sarà protagonista al Digital Heritage 2025 (Siena, 8-13 settembre). L’8 settembre il progetto organizzerà un workshop per presentare gli avanzamenti progettuali e lo stato generale dello sviluppo di ECCCH. Organizzerà inoltre una sessione speciale dal titolo “Collaborative Cloud for Cultural Heritage”, dedicata ai progressi del lavoro scientifico sul futuro della ricerca, della conservazione e della valorizzazione dei beni culturali. Il focus sarà puntato sui gemelli digitali del patrimonio, sull’infrastruttura cloud e su tutti gli strumenti, servizi e applicazioni che concorrono a creare un ecosistema digitale per la ricerca collaborativa sui beni culturali.
Dimitris Kotzinos (ECHOES – Università di Cergy Paris) co-presiederà, con Anaïs Guillem (ERIHS – CNRS MAP) e Bruno Fanini (H2IOSC – CNR ISPC), la traccia su Infrastrutture, Dataspace e progetti internazionali. La traccia invita a presentare contributi su tutti gli aspetti della tecnologia e del patrimonio culturale: cloud collaborativo, infrastrutture di connessione, archivi e biblioteche digitali, accessibilità digitale, nonché cybersicurezza del patrimonio, blockchain e NFT.
Inoltre, il coordinatore del progetto ECHOES, Xavier Rodier, parteciperà alla tavola rotonda “Digital Technologies for the Conservation and Management of Heritage” per discutere il ruolo della tecnologia digitale nella conservazione e gestione del patrimonio, sia per quanto riguarda i sistemi da utilizzare, sia in relazione ai dati raccolti e alla loro conservazione nel tempo.

ECHOES è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Grant Agreement n.101157364 – ECHOES. Le opinioni e i pareri espressi in questo sito sono di esclusiva responsabilità dell’autore e non riflettono necessariamente le opinioni della Commissione europea.

Finanziato da UK Research and Innovation (UKRI) nell’ambito della garanzia di finanziamento Horizon Europe del governo britannico [n.10110142 & n.10110466].