A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, in occasione del “Dantedì“, è stato possibile varcare le soglie dell’Inferno e vivere alcuni momenti significativi di una delle opere letterarie più tradotte al mondo con “La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo“, una nuova produzione di ETT, cortometraggio in realtà virtuale 3D della durata di circa 7 minuti, accompagnata dalla voce di Francesco Pannofino.
ETT S.p.a. in associazione con West 46th Films S.r.l. ha realizzato questo nuovo progetto con regia e sceneggiatura di Federico Basso. Alessandro Parrello, invece, ha curato la regia e la sceneggiatura delle riprese live. Punto di forza della produzione è l’integrazione di computer grafica e riprese cinematografiche in Realtà Virtuale, il cui potenziale è valorizzato dai personaggi e dalle ambientazioni del racconto.
ETT si è occupata interamente della produzione in Computer-Generated Imagery (CGI) Animation, con un lungo lavoro di ideazione, progettazione e realizzazione di modelli animati in 3D, partendo da uno storyboard profondamente legato ai versi e alle immagini della Divina Commedia dantesca. West 46th Films, invece, ha seguito le riprese live tra location e studio, in stretta coerenza tecnico-artistica rispetto all’universo poetico delineato nella componente in computer grafica.
Giovanni Verreschi, amministratore delegato di ETT, racconta: “Riprese live, post-produzione video, computer grafica e animazione 3D costituiscono la gamma delle tecnologie messe in campo da ETT nell’ottica di rendere l’opera fruibile secondo modalità innovative e altamente immersive. Tale approccio multidisciplinare ha reso possibile interpretare e decifrare il mondo immaginato dal Poeta”.
“La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo” è destinato al mercato delle piattaforme VR, dei festival e dell’audiovisivo in generale, alle istituzioni museali e scolastiche, ai canali cinematografici e televisivi. Lo spettatore ha la possibilità di riconoscere Dante smarrito nella “selva oscura” ai confini dell’Inferno, per poi assumerne letteralmente lo sguardo e diventare il Poeta. Oltre alla dimensione visiva, il progetto riserva un’attenzione particolare al sound design, all’architettura del suono capace di tracciare i contorni di un’esperienza a 360. Un fattore che risulta essere coerente con le invenzioni dantesche. Dante, infatti, nella Divina Commedia si sofferma più volte sulle voci, sui rumori, sulle suggestioni acustiche che percorrono l’Ultraterreno. Sulla stessa linea d’onda si colloca l’ideazione delle musiche originali di Marco Morini. Notevole centralità è stata riservata, durante la fase creativa e realizzativa, alle strategie del racconto, alla selezione dei versi dell’Inferno adatti a ricostruire le atmosfere del viaggio dantesco. Considerata l’importanza del testo, la sua interpretazione è stata affidata alla voce narrante di Francesco Pannofino, che da un lato ne assicura la lettura artistica di profondità, dall’altro innalza il livello di riconoscibilità dell’opera in vista della sua divulgazione presso il grande pubblico.
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