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ETT è stata protagonista alla Conferenza Annuale ICAMT – ICOM International Committee for Architecture and Museum Techniques, all’interno della 27ª Conferenza Generale di ICOM, che si tiene a Dubai dall’11 al 17 novembre.

L’intervento dell’11 novembre, dal titolo Nuove tecnologie e progettazione multisensoriale inclusiva per l’accessibilità, ha rappresentato l’unica esperienza museale italiana raccontata alla Conference. La lecture, è stata presentata da Annamaria Mauro, funzionario architetto del Ministero della Cultura, e Adele Magnelli, Account di ETT. Sono stati illustrati i progetti espositivi Tiresia, il mito nelle tue mani e La Collezione Rizzon presso il Museo Archeologico Nazionale Domenico Ridola di Matera, nella sessione dedicata all’architettura museale e alle nuove tecnologie. 

Attraverso queste esperienze, ETT ha mostrato come strategie multisensoriali e inclusive possano rendere pienamente accessibile ogni fase della visita: dalla scelta di partecipare a una mostra, all’esperienza nello spazio espositivo, fino al coinvolgimento remoto e asincrono dopo la visita. 

Le mostre combinano reperti della Magna Grecia con la Collezione Rizzon, offrendo repliche tattili in 3D, tavoli olfattivi e descrizioni in Braille. Il motto “Vietato Non Toccare” ribalta le convenzioni museologiche, consentendo ai visitatori con disabilità di interagire direttamente con il patrimonio. Il catalogo della mostra è arricchito da contenuti in Realtà Aumentata, accessibili direttamente dai dispositivi dei visitatori. 

L’ambiente espositivo integra narrazione vocale immersiva affidata all’attore Luca Ward, proiezioni visive accessibili, video in LIS e risorse tattili. Grazie a stimoli multimodali, il progetto promuove la risonanza emotiva e la diversità cognitiva, facilitando l’accesso a persone con diverse abilità visive, uditive o neurodivergenti, e garantendo un’interazione universale. 

Il progetto riflette una visione intersezionale dell’accessibilità, considerando non solo disabilità permanenti, ma anche limitazioni temporanee o contestuali, come barriere linguistiche, deficit legati all’età o svantaggi socio-economici. 

Curato da Annamaria Mauro, Marcella Leone, Claude Pouzadoux e Dimitris Roubis, e realizzato grazie alla collaborazione tra il Museo Nazionale di Matera, il Centre Jean Bérard e l’Università della Basilicata, l’allestimento interattivo e tecnologico è stato sviluppato da ETT. Il progetto è stato finanziato dall’Istituto Centrale per il Restauro nell’ambito del PON “Cultura e Sviluppo” 2014–2020, cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), con l’iniziativa “Capolavori in 100 km”

Con questa esperienza, ETT dimostra come l’integrazione tra tecnologia e progettazione inclusiva possa trasformare i musei in spazi di scoperta multisensoriale, partecipazione culturale e appartenenza universale.