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Dal 3 al 5 novembre ETT partecipa alla CHNT – Conference on Cultural Heritage and New Technologies di Vienna, l’appuntamento internazionale dedicato al dialogo tra innovazione digitale e valorizzazione del patrimonio culturale. La conferenza riunisce ogni anno esperti, ricercatori e professionisti del settore per condividere esperienze e progetti che esplorano le potenzialità delle tecnologie emergenti — dalla realtà virtuale all’intelligenza artificiale — nella tutela, documentazione e fruizione dei beni culturali.

ETT sarà rappresentata da una collega che presenta due contributi dedicati al tema dell’accessibilità e dell’inclusione nella cultura digitale, con focus su esperienze museali e immersive che mettono la persona al centro.

Il primo paper, “Tiresias, the Myth in Your Hands and The Rizzon Collection: Inclusive and Multisensory Strategies for Archaeological Accessibility in Matera”, esplora come strategie multisensoriali e inclusive possano sostenere ogni fase della Accessibility Chain, dal momento in cui un visitatore decide di partecipare a una mostra fino al coinvolgimento successivo alla visita. L’esperienza del Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera mostra come l’accessibilità possa diventare parte integrante del progetto museale, grazie a repliche tattili, tavoli olfattivi, descrizioni in Braille, contenuti in LIS e applicazioni mobili che estendono la visita oltre lo spazio fisico.

Il secondo contributo, “Victory and Memory: Enhancing Accessibility and Historical Understanding of the Monument to Victory in Bolzano through Virtual Reality”, presenta l’intervento digitale realizzato all’interno del Monumento alla Vittoria di Bolzano. Grazie alla realtà virtuale, il monumento — nato come simbolo celebrativo del fascismo — viene reinterpretato come spazio di riflessione critica e memoria condivisa, accessibile a tutti. L’esperienza immersiva consente di esplorare architettura, iconografia e stratificazioni storiche del sito, trasformando un’eredità controversa in un percorso educativo e partecipativo.

Entrambi i progetti riflettono la visione di ETT nel campo della digital transformation per la cultura: la tecnologia come leva per ampliare l’accesso, stimolare nuove forme di partecipazione e promuovere un dialogo aperto tra passato e futuro.