Memoriale 14.08.2018

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Un luogo di memoria, consapevolezza e speranza

Situato presso l’ex pila 9 del Ponte Morandi, il Memoriale 14 agosto 2018 ore 11:36 è uno spazio di narrazione storica, riflessione personale e memoria condivisa. Un luogo dove la tecnologia è di supporto nel fornire suggestioni, informazioni e spunti circa l’enorme mole di materiale documentale relativo a una tragedia che ha segnato profondamente la città di Genova, l’Italia e mondo intero.

ETT ha curato realizzato l’immagine grafica coordinata del progetto e il montaggio dei video appositamente realizzati per le proiezioni a parete e per il ring circolare; si è occupata, inoltre, dell’intero progetto hardware e software e del coordinamento di tutte le realtà coinvolte nell’allestimento e nella produzione dei contenuti multimediali, contribuendo a costruire un racconto immersivo, accessibile e rispettoso.

Progettazione dell’esperienza e narrazione multimediale

L’intervento multimediale si articola in oltre 22 exhibit distribuiti lungo il percorso espositivo. La progettazione ha incluso lo studio della user experience per ogni postazione, attraverso una documentazione approfondita che ha orientato lo sviluppo degli exhibit e la loro integrazione con lo spazio architettonico. In parallelo, ETT ha elaborato l’immagine coordinata del Memoriale.

L’intervento multimediale si articola in 22 exhibit distribuiti lungo il percorso espositivo. La progettazione ha incluso lo studio della user experience delle postazioni e la loro integrazione con il progetto architettonico e con l’esperienza complessiva di visita.

Ogni contenuto è stato sviluppato attraverso la scrittura di sceneggiature originali, selezione e montaggio di immagini e video, progettazione grafica e sviluppo di applicazioni touch.

Il Memoriale presenta diverse aree di approfondimento:

    • Gli archi: otto grandi arcate ospitano grafiche, dati e proiezioni immersive che introducono e accompagnano il visitatore lungo il percorso, dalla costruzione del ponte sino ai numeri della tragedia. In particolare, una videoproiezione (Il ponte) ripercorre, nel secondo grande arco, la storia del viadotto Morandi, dalla sua progettazione al ruolo strategico che ha avuto per la città e il Paese e un’altra (I Soccorsi, nel quinto arco) l’intervento delle squadre di emergenza e l’angosciosa attesa dei parenti delle vittime. Nella sesta arcata, invece, una videoproiezione in quattro quadri (La Valpolcevera) dà voce al territorio, mostrando la vita prima e dopo la tragedia, la resilienza e la rinascita.
    • Il crollo: in un ambiente immersivo circolare, le note del maestro Anzovino e le immagini evocative riportano al momento della tragedia, il 14.08.2018 alle ore 11.36. Non ci sono parole, 43 luci raccolgono silenziosamente la memoria delle vittime.
    • I Media: cinque postazioni touchscreen e un espositore con le prime pagine dei giornali documentano l’eco mediatica del crollo in Italia e nel mondo.
    • La Valpolcevera – le comunità: un grande tavolo con quattro touchscreen interattivi consentono di esplorare i cambiamenti del quartiere nel tempo e raccogliere storie, immagini e testimonianze.
    • Le macerie: un grande monitor verticale, che intenzionalmente trasmette il carattere provvisorio dell’exhibit, si trova sulla platea che in futuro ospiterà le macerie del ponte, non ancora disponibili per motivi processuali, che saranno integrate in un secondo momento nell’allestimento.
    • Il processo: sei postazioni touch documentano l’evoluzione giudiziaria della vicenda, con contenuti costantemente aggiornati.
    • La parete dei nomi: una parete nera riporta l’elenco delle 43 vittime del crollo del ponte, come punto di memoria e testimonianza. La vita continua, ma il ricordo e la memoria non moriranno mai.
    • Le vittime: due monitor touch sono a disposizione dei visitatori per conoscere la storia delle vittime, raccogliendo la testimonianza di amore che amici e parenti hanno voluto concedere espressamente per questo exhibit. L’elenco dei nomi fa accedere a testi, foto e ricordi delle persone che hanno perso la vita nel crollo, in un prezioso e silenzioso omaggio.
    • Minuto di Silenzio: ogni giorno alle 11.36 tutti gli apparati multimediali sospendono per un breve tempo le trasmissioni e presentano una schermata unica con i filmati originali del crollo. Questa installazione è un dono di ETT al Comitato dei parenti delle vittime e al Comune di Genova.
    • Sala conferenze: uno spazio dedicato a eventi, incontri e proiezioni documentarie completa il percorso espositivo.

Definizione del Piano di comunicazione triennale

Il piano di comunicazione triennale del Memoriale 14.08.2018 ha il compito di costruire e consolidare la conoscenza e la condivisione dei valori del Memoriale 14.08.2018 per il primo triennio di avviamento.

Pensato per rivolgersi a una pluralità di pubblici e interlocutori istituzionali, civili e culturali nella fase di posizionamento e avvio dell’esperienza di visita, prevede obiettivi, contenuti e strumenti differenziati, coerenti con l’identità narrativa e con i valori del progetto.

Il piano parte da un’approfondita fase di analisi, avviata parallelamente alla progettazione dell’allestimento, in costante dialogo con gli stakeholder di progetto e con un’attenta valutazione del contesto nazionale e internazionale, di rischi/opportunità e vantaggi/pericoli interni ed esterni, insieme ad un esame approfondito dei potenziali pubblici coinvolti.

Il processo di definizione del piano si è articolato, quindi, attraverso la definizione della strategia, in cui sono stati delineati il posizionamento, i key concept, il tone of voice e la policy di comunicazione e dei canali di comunicazione, con la definizione dei contenuti di portale web, canali social e visual identity, la progettazione del visitor journey e l’individuazione dei touchpoint comunicativi.

Il Memoriale si pone come punto oggettivo di memoria storica dal quale può scaturire una consapevolezza argomentata e attendibile di quanto successo e delle sue implicazioni, ma anche un contributo alla generazione di una nuova coscienza civile nei visitatori, negli stakeholder e nella comunità di riferimento. Il Piano di comunicazione, di conseguenza, ha approfondito strategie e strumenti utili a supportare e promuovere una nuova forma di socialità e cittadinanza attiva.

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