Sono state inaugurate sabato 27 luglio alle ore 18.00 alla presenza di Silvia Stanig, Assessore alla Cultura del Comune di Chiavari, Anna Maria Saiano, componente del CdA del MEI e Andrea Pedemonte, referente di Italea Liguria, le mostre proposte dal MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana all’interno della Festa del Perù e dei liguri nel mondo, manifestazione nata nel 1923 per celebrare il legame tra Liguria e Perù e per ricordare tutti gli emigrati partiti per le Americhe in cerca di fortuna. L’iniziativa, che rientra nel più ampio progetto di promozione del MEI sul territorio italiano ed estero, prevede inoltre la proiezione di alcuni spot promozionali del MEI, che vedono protagonista Luca Vullo ambasciatore della gestualità italiana nel mondo, il quale, grazie alla sola gestualità, racconta e invita a visitare il Museo. È il gesto, infatti, che ha consentito in prima battuta a tanti emigranti di interagire nei paesi che li stavano accogliendo.
All’interno della Torre Civica di Chiavari, con ingresso da via della Cittadella, sono state due le mostre allestite per l’evento.
La prima riguarda la proiezione del video multimediale “ARCHITETTURA ITALIANA A LIMA”, realizzato dalla società ETT partner tecnico del MEI, che partendo dal libro Lima la moderna (1937-1969). Migrazioni europee e architettura peruviana dell’architetto Javier Atoche Intili, racconta la partecipazione degli europei e, in particolare, di importanti costruttori e progettisti italiani, all’espansione e modernizzazione architettonica di Lima a partire dalla pianificazione territoriale e progettazione architettonica sui terreni liberati dalla demolizione della cinta muraria nella seconda metà del XIX, passando per la ricostruzione della capitale e del porto del Callao dopo il terremoto del 24 maggio 1940, fino all’introduzione di nuove tipologie architettoniche, come gli edifici multipiano.
Come sottolinea lo stesso Javier Atoche Intili: “la narrazione della vita degli italiani che migrarono in Perù serve a completare una parte importante della memoria collettiva di entrambi i paesi e a ricordare l’enorme impatto che ebbero queste esperienze nella vita dei protagonisti e nello sviluppo urbano della città di Lima”.
Il video fa parte dei contenuti della “MEI Experience Room”, l’esperienza multimediale immersiva sull’emigrazione italiana ideata e realizzata dalla Fondazione MEI – Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana in occasione del tour mondiale della nave Amerigo Vespucci e curata da ETT, azienda genovese di Gruppo SCAI, che progetta e produce a livello internazionale allestimenti multimediali per cultura, turismo ed eventi.
Sempre all’interno della Torre Civica è possibile visitare la mostra fotografica “Giovanni Battista Passano. Dal Mar Ligure al Lago Titicaca” che, attraverso scatti d’epoca, narra l’avventura della famiglia Passano.
Giovanni Battista Passano nasce nel 1884 a Passano, paesino della frazione di Deiva Marina, Emigra in Perù nel 1906, quando era molto giovane, e si stabilisce sul bordo del lago Titicaca, dove erano presenti altri italiani. Nel 1910 il genovese Andrea Ratti gli presta 1.000 sterline d’oro con un accordo siglato solo con una stretta di mano. Con il prestito, Giovanni Battista Passano ritorna a Genova e acquista un’imbarcazione, la porta smontata fino in Perù e poi la assembla sul lago Titicaca portando con sé anche altri italiani. Giovanni Battista Passano diventa imprenditore e personaggio importante e per i vari meriti acquisiti riceve dal Presidente del Perù un importante riconoscimento. Importa in Perù dall’Italia importanti marchi di automobili, biciclette e prodotti dolciari.
Uno dei figli, Juan Passano Gironzini (madre di Como) si sposa con Gilda Zanca Barbagelata (padre palermitano e madre di Rapallo). Grazie al loro figlio Juan Passano Zanca, nipote di Giovanni Battista Passano, che ha raccolto queste fotografie è stato possibile allestire questa mostra in collaborazione con Italea Liguria.
“Un’opportunità frutto del lavoro di ricerca storica realizzato dal MEI, che ha voluto così arricchire una festa che la città di Chiavari conserva negli anni. Un’attenzione alle radici che apprezziamo e sosteniamo. La storia di Chiavari si è di fatto fusa con quella del Perù con storie avvincenti che abbiamo voluto far conoscere al grande pubblico” sottolinea Paolo Masini, presidente della Fondazione MEI. La mostra, resa possibile grazie al contributo dell’Assessorato al Turismo e alla sensibilità di Gianluca Ratto, è visitabile dal 27 luglio a al 10 agosto. Presente all’inaugurazione anche Sandra Passano cittadina di Chiavari tra gli eredi di questa storia affascinante.