Una delle due linee di intervento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per digitalizzare il sistema produttivo del Paese consiste nella creazione di un Polo Strategico Nazionale. In particolare, la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione è uno dei principali obiettivi perseguiti dal PNRR.
La Presidenza del Consiglio dei ministri, attraverso il Dipartimento per la trasformazione digitale, promuove lo sviluppo di una infrastruttura ad alta affidabilità sul territorio nazionale per razionalizzare e consolidare i Centri di Elaborazione Dati (CED) e i relativi sistemi informatici. La struttura è denominata Polo Strategico Nazionale (PSN) ed è destinata a tutte le Pubbliche Amministrazioni.
La creazione di un Polo Strategico Nazionale è coordinata dal Dipartimento per la trasformazione digitale. L’infrastruttura sarà gestita da un operatore economico selezionato attraverso l’avvio di un partenariato pubblico-privato su iniziativa di un soggetto proponente. Il Polo sarà distribuito sul territorio nazionale presso siti appositamente scelti, per garantire adeguati livelli di continuità operativa e tolleranza ai guasti.
Obiettivo del Polo Strategico Nazionale è di ospitare i dati e i servizi critici e strategici di tutte le amministrazioni centrali (circa 200), delle Aziende Sanitarie Locali (ASL) e delle principali amministrazioni locali (Regioni, città metropolitane, comuni con più di 250 mila abitanti).
Le amministrazioni interessate ai servizi del Polo, anche sulla base dei risultati del Censimento condotto da AgID nel 2020, sono state suddivise in tre gruppi.
Il primo gruppo è costituito da 95 pubbliche amministrazioni centrali di classe B (secondo la classificazione di AgID) e 80 ASL (indicate dal PNRR). Include inoltre amministrazioni che devono essere migrate con urgenza perché operanti su infrastrutture considerate insicure e critiche. Per questo gruppo, il percorso di migrazione è prioritario ed è stato ipotizzato il dimensionamento del fabbisogno di infrastrutture informatiche.
Il secondo gruppo riguarda 13 pubbliche amministrazioni centrali di categoria A, sempre secondo la classificazione di AgID. Si tratta di PA che dispongono di infrastrutture adeguatamente sicure e quindi in grado di erogare servizi strategici in autonomia. Possono utilizzare i servizi erogati dal PSN in funzione delle loro esigenze.
Il terzo gruppo è composto da 93 pubbliche amministrazioni centrali di categoria B con una domanda non significativa di infrastrutture informatiche e dalle principali amministrazioni locali.
Sul primo gruppo, considerato prioritario per la migrazione, è stato ipotizzato un dimensionamento del fabbisogno di infrastrutture IT.
Le amministrazioni degli altri gruppi potranno scegliere di utilizzare il Polo. Nell’ambito del PNRR, le 200 amministrazioni centrali e le ASL potranno ricevere un contributo per completare la migrazione. Il Polo dovrà effettuare la migrazione dei dati e servizi delle amministrazioni senza alterazioni ed essere conforme alle disposizioni europee in materia di localizzazione e trattamento dei dati.