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Ragazza con visore di realtà virtuale in aula

CULTURA E ISTRUZIONE SI INCONTRANO PER VALORIZZARE LA FIGURA DELL’INSEGNANTE

La nuova piattaforma dedicata alla scuola secondaria rilancia il ruolo del docente come “autore” all’interno di un ambiente digitale in cui possono intervenire anche editori, alunni e dirigenti scolastici. All’interno di SchoolChain i contenuti sono condivisibili in tutti i formati digitali.

Firenze, 19 marzo 2024 – Si chiama SchoolChain la nuova piattaforma sviluppata da ETT S.p.A., industria creativa e digitale, e GruppoMeta che permette all’insegnante di gestire a 360° la classe in digitaleSchoolChain è presentata all’interno di Didacta Italia 2024, kermesse internazionale della scuola che ha all’attivo una storia nata in Germania oltre 50 anni fa, da domani a Fortezza da Basso – Firenze, dal 20 al 22 marzo.

Grazie alla nuova soluzione è possibile creare lezioni, compiti, verifiche, esercitazioni e test per gli alunni in presenza o da remoto. 

Giovanni Verreschi, AD di ETT S.p.A. ha aggiunto: “L’implementazione della nuova piattaforma è un segnale dell’attenzione di ETT nei confronti del mondo scolastico. Siamo, infatti, certi che le nuove tecnologie abilitanti, supportate da una solida cultura umanistica, possano trasformare il modo di fare lezione arricchendo, dal punto di vista dei contenuti e del rapporto con il docente, la tradizionale scuola improntata sullo schema frontale. Ciò risulta tanto più evidente dal fatto che la figura dell’insegnante, grazie a SchoolChain, si ritrova a giocare un ruolo di primo piano, a fronte di una valorizzazione del proprio know how e background di conoscenze. Siamo sicuri, dunque, che la nuova piattaforma possa restituire una forma inedita di insegnamento, coinvolgendo tutti i protagonisti in questo ambito e mettendo a fattor comune l’esperienza di dirigenti scolastici e Istituzioni che operano nel mondo della cultura e dell’istruzione”. 

La piattaforma SchoolChain, come rete digitale tra istituti scolastici che utilizzano uno strumento interoperabile condiviso, d’altra parte, non nasce meramente per sostituirsi alla dimensione fisica, quanto per rilanciare il ruolo del docente, facendolo diventare “autore” di nuove conoscenze, in prima battuta trasmesse agli alunni ma estensibili, se pubblicate nell’ambiente digitale, alla comunità didattica più ampia (dirigenti scolastici, editori, discenti). In questo senso, alle lezioni create dai docenti potrà essere riconosciuto anche, in futuro, un valore economico: tanto è vero che la piattaforma sviluppa dei tool per la tracciabilità della proprietà intellettuale dei contenuti generati dal singolo insegnante/autore. 

I format educativi più in linea con le attuali tendenze possono essere adottati da SchoolChain. Accanto al canone tradizionale della lezione frontale, risultano implementabili anche lezioni fenomeniche (un sistema “per progetti” in cui gli insegnanti lavorano con gruppi di alunni, su fenomeni o temi di interesse della classe che partecipa al processo di pianificazione, sviluppo e valutazione. Si caratterizza per l’attenzione data ad alcuni “temi-focus” che fungono da aggregatori reticolari di conoscenze afferenti, in modo da sollecitare la capacità degli studenti di identificare associazioni e rapporti tra temi anche tra loro distanti, creando una attitudine ad associare e a cross-fertilizzare le conoscenze) e flipped classroom (dove gli alunni assumono il ruolo di “insegnanti). 

Dalla versatilità della piattaforma, risulta evidente che l’organizzazione che sta alla base della sua architettura è stata studiata e condivisa sin dall’inizio con il corpo docente, per sviluppare una soluzione che ne intercettasse esigenze e problematiche affrontate sul campo.

Sul versante dell’accessibilità, è bene ricordare che i contenuti delle lezioni gestite nell’ambiente digitale della piattaforma SchoolChain ricoprono l’ampia gamma delle tipologie narrative della multimedialità (video, audio, QR code, animazioni, Realtà Virtuale e Realtà Aumentata), rispondendo così a situazioni connotate da limiti di fruizione delle lezioni (discenti ipo-vedenti, ipo-udenti, ecc). 

Ognuna delle funzionalità sopra descritte può essere attivata dall’interno della piattaforma, senza necessità di migrare in ambienti digitali differenti (Google Drive o altro, comprese le varie piattaforme per video call). Ciò permette di guadagnare tempo e mantenere standard di sostenibilità elevati (ad esempio, azzeramento del consumo di carta).

Generando processi di trasformazione digitale, SchoolChain rappresenta altresì la possibilità dell’incontro tra cultura e mondo dell’istruzione: l’oggetto digitale viene messo a disposizione della comunità, così che anche gli Enti pubblici (le Regioni) possano valorizzare i propri investimenti e quelli del PNRR nell’ambito del piano Scuola 4.0 per la progettazione di ambienti di apprendimento innovativi (Next Generation Classrooms Next Generation Labs). 

Paolo Ongaro, Direttore operativo di GruppoMeta, ha dichiarato: “L’avere messo a terra la piattaforma SchoolChain costituisce per il nostro Gruppo motivo di orgoglio e soddisfazione per diversi motivi. In primis, abbiamo coinvolto direttamente gli insegnanti nell’ideazione del modello di ambiente digitale, ascoltando esigenze e difficoltà incontrate nel day by day. Nello stesso tempo, siamo consapevoli di avere dato una chance alla comunità scolastica di vivere una nuova esperienza in campo educativo che, grazie all’ambiente digitale, garantisce agli alunni una modalità di apprendimento diretta, efficace, più rapida e sostenibile in un format innovativo e coinvolgente”.

SCHOOLCHAIN A DIDACTA

  • SchoolChain è protagonista dell’incontro L’ecosistema per la scuola digitale: insegnanti e studenti protagonisti dell’esperienza didattica presso la Sala Eventi E3 – Sala della Volta, mercoledì 20 marzo alle ore 10.30.
  • È possibile provare in prima persona la demo di Schoolchain presso lo stand ETT al Padiglione Cavaniglia (Ingresso P. ta Alle Carra), spazio H42