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SIL Basilicata – la conferenza stampa

È stata presentata oggi la prima rilevazione sull’occupazione in Basilicata dell’Osservatorio del mercato del lavoro presso la Sala Inguscio della Regione, a Potenza. I dati principali riferiti all’andamento dell’occupazione nella regione per il triennio 2019/2022 sono stati presentata durante una conferenza stampa a cui ha presenziato anche Marco Velludo, project manager di ETT, società incaricata della gestione del sistema operativo dell’Osservatorio. “Il mercato del lavoro in Basilicata – ha detto – è in linea con l’andamento nazionale”, sottolineando “la positiva dinamicità del territorio”. “Il quadro – ha spiegato Velludo – rivela comunque una Basilicata dinamica che ha reagito, specie nell’ultimo anno di riferimento alle varie situazioni”.

i contratti di lavoro a tempo determinato battono i contratti a tempo indeterminato. L’agricoltura è il comparto che predilige i contratti a termine, al contrario del commercio e dell’industria dove si preferisce assumere a tempo indeterminato. E nella comparazione dei territori, la provincia di Matera è decisamente più dinamica, della provincia di Potenza.

Esaminando il rapporto tra assunzioni e cessazioni del rapporto di lavoro, il 2021 segna la ripartenza dell’economia in Basilicata dopo il fermo dell’anno precedente dovuto al Covid. Nel 2022 la provincia di Matera continua nel trend positivo (+ 1880) già evidenziato nel 2019, effetto della nomina a Capitale europea della Cultura (+3056). Decisamente meno dinamica, invece, la provincia di Potenza, che nel 2022 chiude in negativo il rapporto tra assunti e licenziati (-542).

Nello stesso anno sono stati stipulati 20 mila contratti a tempo determinato contro i 146 mila a tempo indeterminato. Per quanto riguarda la cessazione dei rapporti di lavoro nel 2022 sono cessati 18 mila contratti a tempo indeterminato “per giustificato motivo oggettivo”.

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Open ID Connect, le nuove regole tecniche di autenticazione

Sono disponibili sul sito docs.italia.it le nuove regole tecniche relative a Open ID Connect (OIDC) per SPID e CIE.

OpenID Connect è lo standard di autenticazione attualmente utilizzato dalla quasi totalità delle moderne applicazioni web e mobile nel mondo privato, caratterizzato da alti livelli di flessibilità e sicurezza, semplicità.

OpenID Connect può essere visto come un semplice livello di identità che consente ai client di verificare l’identità di un utente in base all’autenticazione eseguita da un server di autorizzazione, ma anche di ottenere informazioni di base sul profilo utente in modo interoperabile.

Un ecosistema digitale di identità federata permette ai fornitori di servizi di liberarsi del processo di autenticazione dell’identità e agli utenti di poter utilizzare una singola identità valida per tutti i servizi. 

Trattandosi di un protocollo standard, OpenID Connect consente ai client di tutti i tipi, compresi quelli basati su Web, dispositivi mobili e JavaScript, di richiedere e ricevere informazioni sulle sessioni autenticate e sugli utenti finali.

L’utente ha un’unica identità digitale per accedere alle risorse dell’intero ecosistema digitale e, nel caso di risorse differenti ma in trust tra loro, effettuando un’unica autenticazione, gli sarà consentito l’accesso al pool di queste risorse senza autenticarsi nuovamente. Questo è uno dei risultati del protocollo di autenticazione decentrata definito nello standard OpenID Connect.

Le regole, approvate dal gruppo di lavoro composto dall’Agenzia per l’Italia Digitale, il Dipartimento per la Trasformazione Digitale e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, in collaborazione con la società controllata Futuro & Conoscenza, sono rivolte ai Fornitori di Servizio pubblici e privati (RP), Identity Providers (OP) e Soggetti Aggregatori (SA) e sono state redatte in conformità alle Linee Guida Nazionali di Open ID connect adottate da AgID.Sul sito docs.italia.it, è possibile consultare le regole tecniche, come ad esempio le istruzioni su come autenticare un utente su SPID e CIE e ottenere i suoi attributi.

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La Commissione europea approva il Programma CapCoe a supporto delle PA

La Commissione europea ha approvato il Programma Nazionale di Assistenza Tecnica Capacità per la Coesione 2021-2027 (CapCoe)

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PA, slitta il termine per presentare il Piao e il Piano prevenzione corruzione e trasparenza

l termine per enti e pubbliche amministrazioni per la predisposizione del Piao e del Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2023-2025 slitta al 31 marzo 2023

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Strategia Cloud Italia: la gestione all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale

La Strategia Cloud Italia contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione.

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PA digitale, è online la banca dati dei pareri

All’interno del portale Lavoropubblico.gov.it, è online la Banca dati dei pareri, lo strumento ideato per consentire di monitorare l’evoluzione normativa e gli orientamenti del Dipartimento della funzione pubblica riguardanti il pubblico impiego, l’organizzazione amministrativa e la gestione del personale della PA. Vi sono oltre 400 documenti fra direttive, pareri e note circolari in materia di trattamento giuridico, economico e previdenziale del personale e della dirigenza pubblica.

L’obiettivo è duplice. Per le amministrazioni e i dipendenti pubblici quello di rafforzare la capacità istituzionale e accrescere la consapevolezza sugli istituti del pubblico impiego. Per il Dipartimento quello di svolgere analisi su questioni interpretative riguardanti l’organizzazione amministrativa e la gestione del personale pubblico e di monitorare l’applicazione dei provvedimenti normativi.
Lo strumento va nella direzione dell’innovazione digitale della Pubblica Amministrazione. L’accesso all’archivio digitale da un unico punto permette di avere una panoramica sull’evoluzione normativa in materia di organizzazione del lavoro pubblico.

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SPID, gli accessi hanno superato il miliardo

L’Agenzia per l’Italia digitale ha comunicato i dati del 2022 relativi all’utilizzo dell’identità digitale SPID.

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I cittadini cercano un PA sempre più digitale

Post pandemia, è stato rilevato che i cittadini residenti nei comuni capoluogo di provincia desiderano essere coinvolti nei processi decisionali sul futuro delle città.

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Siti web istituzionali, a che punto siamo?

L’Agid ha riscontrato un aumento dei siti della Pubblica Amministrazione che si possono considerare sicuri

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Attivo il Polo Strategico Nazionale

È attivo dal 21 dicembre 2022 il Polo Strategico Nazionale (Psn), l’infrastruttura cloud che ospiterà i dati e i servizi delle PA italiane.