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Dante di profilo incorniciato dalla scritta Dante in arte, logo della mostra a bolzano inaugurata presso il Centro Trevi TREVILAB, dove gli ospiti possono scendere virtualmente negli inferi attraverso La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo, il filmato in VR di sette minuti prodotto da ETT

Il 30 settembre è stata inaugurata presso il Centro Trevi TREVILAB, insieme a un annullo postale speciale, la Mostra “Dante in arte. Viaggio grafico nell’Oltretomba” frutto della collaborazione tra il Comitato di Bolzano della Società Dante Alighieri con la Ripartizione Cultura Italiana della Provincia Autonoma di Bolzano. Un’iniziativa che ha ricevuto il patrocinio e il sostegno del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri istituito presso il MiBACT Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (attuale Ministero della Cultura).

Il fulcro della mostra è costituito da 50 opere della collezione di Fulvio Vicentini, fotografo professionista ed esperto d’arte, che rappresentano con i modi e le tecniche dell’arte contemporanea i grandi personaggi, le situazioni umane e storiche e le emozioni che la poesia sapiente e partecipata di Dante hanno saputo creare affascinando, ormai si può dire da secoli, chiunque si avvicini alla Divina Commedia, l’opera straordinaria che l’ha reso immortale.
Al Centro Trevi i visitatori possono inoltre scendere virtualmente negli inferi attraverso La Divina Commedia VR: l’Inferno, un viaggio immersivo, il filmato immersivo in VR di sette minuti prodotto da ETT e già presentato al pubblico con grande successo e apprezzamento. Accompagnati dalla voce dell’attore Francesco Pannofino, presenta alcune delle scene più spettacolari della Divina Commedia.

Il 28 ottobre, in concomitanza con la chiusura dell’esposizione “Dante in Arte” ci sarà il passaggio del testimone e sarà la volta di una mostra innovativa che porterà il visitatore alla ricerca di alcuni personaggi della Divina Commedia che prenderanno vita in determinati luoghi di Bolzano, Merano e Bressanone per raccontare i modi di dire e le espressioni dantesche ancora in uso. Il progetto è promosso dall’Ufficio cultura della Provincia di Bolzano, con la curatela scientifica del Professor Angelo Maria Mangini dell’Università di Bologna, la collaborazione della cooperativa milanese Bepart, specializzata nell’installazione di opere digitali nello spazio, e Weigh Station di Bolzano, attiva nel coordinamento di eventi culturali.

Il pubblico potrà scoprire autonomamente, cartina e smartphone alla mano, dove si nascondono i nove personaggi danteschi nei nove luoghi pubblici all’aperto. A novembre, tra visite guidate e conferenze, sarà possibile approfondire i diversi aspetti della figura di Dante e comprendere la modernità della sua opera.